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Blue Economy, più di 3 ricerche di personale su 4 sono nel turismo costiero

"Il turismo costiero è la componente ampiamente più consistente dell’economia del mare, ricoprendo anche un ruolo di primissimo piano in termini di domanda di lavoro. Il fabbisogno occupazionale, nel 2021, si è attestato su un valore pari al 77,5% del totale delle entrate programmate della Blue Economy a cui si somma un altro 11,7% dei servizi turistici di intrattenimento." Sono queste alcune delle evidenze sottolineate da Alessandro Rinaldi, direttore studi e statistiche del Centro Studi Tagliacarne, nel corso dell'evento "Blue Thinking" dedicato all'economia del mare organizzato dal Comune di Roccella Jonica il 27-28 Maggio. 

Secondo Rinaldi "L’economia del mare si caratterizza per una particolare attenzione all’innovazione, che trova una spinta fondamentale nella sostenibilità ambientale. Gli investimenti green delle imprese blu sono superiori alla media delle imprese, con punte di rilievo per i servizi di alloggio e di ristorazione". 

All'interno dell'economia del mare la pesca ha un ruolo importante ma, aggiunge il Direttore, "la crescente domanda di consumi vincola sempre più i nostri fabbisogni interni alle importazioni di prodotti ittici, stanti i quantitativi del pescato italiano in costante diminuzione: 180.000 tonnellate è la media degli ultimi anni, contro le 400.000 tonnellate degli anni ‘80."

Scarica le slides dell'intervento sulla Filiera Ittica

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Scarica le slides dell'intervento su Economia del Mare e innovazione