Nel mese di luglio le aspettative delle imprese segnano il valore più alto dal 2005. L’indice di fiducia 116,3 dell’Italia è secondo in Europa solo alla Germania. Esiste una forte correlazione tra variazioni positive della fiducia e iscrizioni di nuove imprese, che hanno subito un forte rimbalzo nei mesi recenti come dimostra una recente analisi del Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne. Un punto di fiducia in più o in meno influenza la nascita di un’impresa su due. Ma occorre perseverare nell’invertire le tendenze del passato che hanno portato il nostro Paese ad accumulare i diversi ritardi che frenano il nostro sistema economico, come la bassa produttività.
Leggi l’analisi di Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, nel suo articolo “Il miglioramento della fiducia come sfida per una duratura ripresa post-Covid” pubblicato su Huffpost.