Le imprese della bioeconomia sono più impegnate nel welfare aziendale e nella formazione. Il 55% di queste realtà aziendali investe in attività che favoriscono la salute e/o il benessere dei lavoratori, contro un 43% delle non bio-based. Mentre sul fronte della formazione per i dipendenti la percentuale sale al 62%, contro il 55% delle imprese non-bio. Se ne parla nel nuovo articolo di Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, pubblicato oggi sul blog di Huffpost con il titolo "La bioeconomia campo di sperimentazione per uno sviluppo più umano-centrico".
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