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Le imprese "bio" hanno una marcia in più

La filiera della bioeconomia in Italia vale l’11% della produzione nazionale. L'adozione da parte delle aziende di modelli produttivi che utilizzano totalmente o in parte risorse biologiche o materie prime di origine naturale si rileva una scelta vincente. Le imprese della bioeconomia non solo fatturano di più, ma sono anche più innovative e propense ad investire nel capitale umano. Numeri alla mano:

- il 57,0% ha investito o investirà dal 2017 al 2024 nelle tecnologie 4.0 (contro il 45,4%)
- il 68,1% nella transizione green (contro il 36,6%)
- il 62,2% ha avviato percorsi formativi per i propri dipendenti tra il 2017 e 2024 (contro il 55,1%).

Se ne parla nell'articolo di Loredana Capuozzo "La Bioeconomia fa bene al Paese" pubblicato nel nuovo numero del magazine di Unioncamere Economia&imprese, con i dati del primo Rapporto in Italia su questo metasettore realizzato dal Centro Studi Tagliacarne insieme a Unione italiana delle Camere di commercio e Cluster Spring.

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