
Le medie imprese italiane (50-499 dipendenti) sono oggi il segmento più dinamico della nostra economia. Tra il 1996 e il 2023 il loro fatturato è cresciuto del +182%, superando ampiamente il +134% delle grandi imprese. A evidenziarlo è Gaetano Fausto Esposito nell’articolo pubblicato sull’HuffPost, dal titolo “Per la crescita di un capitalismo mediano nel nostro Paese”. La loro forza non è solo nella dimensione, ma nella qualità: innovano, formano capitale umano, si specializzano, restano radicate nei territori. Hanno mostrato una straordinaria resilienza durante tutte le grandi crisi recenti – 2009, 2011-2013, 2020 – riuscendo non solo a resistere ma a migliorare le proprie performance.
Secondo Esposito, le medie imprese italiane superano in produttività anche le loro omologhe tedesche, francesi e spagnole. Sono imprese che non vincono per scala, ma per visione: fanno rete, costruiscono filiere, valorizzano le competenze. Un modello imprenditoriale che connette economia e società. Per questo – conclude – serve un riconoscimento politico e istituzionale del loro ruolo strategico. Perché, come scrive, “senza mediani, non si va in rete”.