73.200 imprese a rischio chiusura, 1 su 2 si trova nel Centro-Sud
Formulare indicazioni e suggerimenti per le policy di sviluppo territoriale del Mezzogiorno e per le aree con criticità di sviluppo: è questo l’obiettivo al centro dell’accordo di collaborazione siglato dal Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne e SVIMEZ-
Su 73.200 imprese italiane a rischio, il 15% del totale, più della metà è al Centro Sud. Più precisamente 19.900 sono nel Mezzogiorno e 17.500 nel Centro Italia. Sono soprattutto le imprese dei servizi (17%), rispetto alla manifattura (9%) a mostrare forti difficoltà a “resistere” alla selezione operata dal Covid. E’ questo il risultato di una fragilità strutturale dovuta ad assenza di innovazione (di prodotto, processo, organizzativa, marketing), di digitalizzazione e di export, e di una previsione di performance economica negativa nel 2021.
E quanto evidenzia la ricerca congiunta SVIMEZ e Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne-Unioncamere, condotta su un campione di 4mila imprese manifatturiere e dei servizi tra 5 e 499 addetti.
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Per leggere l'analisi Centro Studi Tagliacarne-Svimez sulle prospettive delle imprese fragili