Per il sistema imprenditoriale del Nord-Est il primo trimestre dell’anno si conclude con un saldo negativo, per la precisione, nelle regioni dell’area che comprende Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, si rileva un saldo negativo di -1.786 imprese.
- Il saldo, risultante dalla differenza tra nuove iscrizioni (13.134) e cessazioni (14.920), si traduce in una flessione dello 0,26% più intensa rispetto a quella del Paese (-0,18%), del Sud (-0,12%) e della Lombardia (-0,11%) ma inferiore a quella del Nord-Ovest (-0,36%).
- Scendendo nel dettaglio territoriale, la regione con il saldo negativo più accentuato è il Veneto (-0,32%), con Belluno (-0,66%) e Rovigo (-0,64%) che registrano le flessioni più marcate.
- Segue a breve distanza il Friuli-Venezia Giulia dove la flessione è dello 0,27% con Udine (-0,42) che mostra il saldo negativo più marcato.
- La variazione per il Trentino-Alto Adige è quasi nulla, tuttavia si caratterizza a livello provinciale per una forte disparità con Bolzano che registra una crescita positiva (+0,27%) e Trento che, invece, vede un forte ridimensionamento della propria base imprenditoriale (-0,34%).
Guardando alla natura giuridica delle imprese, la situazione che emerge mostra come le società di capitali siano le uniche a registrare una variazione positiva del numero di imprese:
Società di persone, -0,50%
Imprese individuali, -0,50%
Altre forme giuridiche, -0,92%
Società di capitali +0,38%
Con riferimento ai settori, rispetto allo scorso trimestre, la perdita più ampia si è verificata nel commercio dove le imprese attive perdono 1.120 unità.
- Il comparto agricolo perde 728 realtà produttive.
- Per le attività manifatturiere la perdita è di 436 unità.
- Alloggio e ristorazione perdono, invece, 143 unità.
Di contro si espandono:
- Le attività professionali, scientifiche e tecniche, +236.
- Le costruzioni, +115.
- I comparti legati al noleggio e le agenzie di viaggio, +104.
Interessante il dato riguardante l’imprenditoria femminile del Nord-Est che, nell’area, rappresenta solo il 20,4% del totale delle imprese, un dato superiore solo a quello della Lombardia ferma al 19,2%. Le province del Nord-Est che superano la media nazionale (22,2%) per presenza di imprese femminili sono:
- Rovigo, 23,8%.
- Gorizia, 23,3%.
- Udine, 22,6%.
- Trieste, 22,4%.
Quote sotto la media del Paese si rilevano invece a Bolzano e Trento, entrambe con valori sotto il 19%.
Nel Nord-Est, infine, le imprese a guida femminile si concentrano maggiormente nei settori:
- Altre attività di servizi per la persona, 69,3%.
- Alloggio, 36,1%.
- Commercio al dettaglio, 33,4%.
- Servizi di ristorazione, 29,6%.
Questi e altri indicatori emergono dalle elaborazioni del Centro Studi Tagliacarne pubblicate oggi su Il Sole 24 Ore Nord-Est, nell'articolo dal titolo "Belluno, Rovigo e Udine perdono imprese". Leggilo qui