La lettura dei dati Istat al 2023 sulle forze di lavoro restituisce un bilancio positivo per tutte le regioni del Nord-Ovest, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Il tasso di occupazione dell’area sale al 67,3%, un punto percentuale in più rispetto al 2022, e sopra alla media del Paese del 61,5%. Il tasso di disoccupazione cala di 0,5 punti percentuali e si attesta al 6,2%, contro quello nazionale del 7,8%.
La parte del leone nell’area è della Valle d'Aosta, qui il tasso cresce dal 69,8% al 71,8% del 2023, un aumento di 2 punti percentuali ed il tasso di disoccupazione scende dal 5,4% al 4,1% collocandosi nel podio delle rispettive graduatorie regionali (nell’ordine, secondo e terzo posto).
Segue la Liguria, con un tasso di occupazione che passa dal 66% al 67,4% e il tasso di disoccupazione dal 7,1% al 6,3%. Sono più timidi i segnali di miglioramento del Piemonte, i cui tassi passano, rispettivamente, dal 66,3% al 67,1% e dal 6,6% al 6,3%.
La Valle d’Aosta spicca anche per il tasso di occupazione giovanile (15-29 anni), pari al 42,8%, il terzo più elevato nel Paese, sono più contenuti i tassi della Liguria (39,7%) e del Piemonte (38,5%), comunque superiori al dato nazionale (34,7%). Scendendo nel dettaglio provinciale, Cuneo è l’unica della ripartizione a posizionarsi tra le prime venti in Italia per tasso di occupazione giovanile: occupa il quarto posto con un tasso del 47,4%.
Questi e altri indicatori emergono dalle elaborazioni del Centro Studi Tagliacarne pubblicate oggi su Il Sole 24 Ore Nord-Ovest nell'articolo dal titolo "In Valle d’Aosta cresce il tasso d’occupazione giovanile: è il terzo più elevato d’Italia".