
Nel 2024, il comparto turistico nelle regioni del Nord-Ovest – ovvero Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste – conferma la sua rilevanza per l’economia territoriale con i 12 milioni di arrivi turistici e circa 34 milioni di presenze. Tuttavia, quest’ultimo indicatore, che misura le notti effettivamente trascorse dai turisti nelle strutture ricettive, è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2023 (+0,09%) a fronte di una crescita registrata a livello nazionale (+4,25%).
Sono queste alcune delle evidenze che emergono dall’analisi del Centro Studi Tagliacarne pubblicata su Il Sole 24 Ore Nord-Ovest nell’articolo dal titolo “Alessandria e Asti attirano nuovi turisti”.
Tra le regioni, maggiori difficoltà si riscontrano e in Piemonte (-0,1%), in particolare nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola (-4,3%), mentre Valle d’Aosta (+0,06%) e Liguria (+0,28%) mostrano una lieve crescita. A livello provinciale, aumenti più elevati si registrano ad Alessandria (+2,6%), Asti (+2,4%) e Imperia (+2,1%).Sul fronte della densità turistica – ovvero il numero di presenze rapportato alla superficie del territorio – l’area evidenzia una debolezza strutturale: il Nord-Ovest si attesta a 1.004,5 presenze per km², un valore ben inferiore alla media nazionale (1.543,2) e lontano dalle performance del Nord-Est (3.517).
- A livello regionale solo la Liguria si distingue positivamente nell’area esaminata rispetto alla media italiana, con 2.977,1 presenze/km².
- Anche la composizione della domanda turistica presenta alcune criticità: nel Nord-Ovest solo il 47,6% delle presenze proviene dall’estero, contro una media nazionale del 54,5%. I valori più bassi si registrano in Valle d’Aosta (41,5%) e Liguria (45,8%), mentre il Piemonte si avvicina alla media con il 51,1%. Germania e Francia risultano i principali mercati di provenienza.
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