
Sfiorano quota 14mila gli enti del terzo settore nel Nord-Ovest, al netto della Lombardia, iscritti aI 31 maggio 2025 al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Il Piemonte da solo detiene il 74,0% degli ETS della ripartizione geografica analizzata con 10.276 enti e il 7,5% del totale
nazionale. La Liguria con 3.287 enti è al secondo posto nell'area.
A livello provinciale Torino è terza in Italia per ETS con 4.751 unità.
Da un punto di vista strettamente economico, il Terzo Settore appare meno vivace nelle regioni analizzate (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) rispetto al resto del Paese. Nelle tre Regioni della macro-area il non-profit contribuisce all’1,62% del valore aggiunto complessivo (un valore minore rispetto alla media nazionale dell’1,83% e al 2,26% registrato nel Mezzogiorno, ma maggiore rispetto all'1.60 del Nord-Est).
Nella Valle d’Aosta il terzo settore contribuisce al valore aggiunto solamente per l’1,1%, il dato più basso in Italia.
A livello provinciale Biella è dodicesima in Italia con un’incidenza del 2,27%.
Anche Genova, sedicesima con il 2,17%, rientra tra le prime venti.
Decisamente più positivo il quadro occupazionale. La macroripartizione con 89.063 occupati totali nel non-profit (3,42% del totale) è seconda solo al Nord-Est (3,49%).
A livello regionale:
La Liguria e il Piemonte si attestano al sesto e settimo posto in Italia per incidenza di occupati sul totale con il 3,46% ed il 3,42%.
La Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, con un tasso del 3,18%, è decima.
Su base provinciale:
Biella, con 3.557 occupati nei settori non-profit,al secondo posto in Italia per incidenza sull’occupazione totale, con un valore del 5,18%.
Genova, con 15.585 occupati, equivalenti al 4,03%, è al quattordicesimo posto.