
I dati del 2024 testimoniano la rilevanza strutturale del turismo per l’economia delle regioni del Nord-Est (Trentino-Alto Adige/Südtirol, Veneto, Friuli-Venezia Giulia). Gli arrivi di turisti sono stati complessivamente 38,5 milioni mentre le presenze, vale a dire il numero di pernottamenti nelle strutture ricettive, sono stati 140,3 milioni, in crescita del 2,3% rispetto al 2023.
Lo scrive Il Sole 24 Ore Nord Est, che pubblica un’analisi del Centro Studi Tagliacarne in un articolo dal titolo “La stagionalità è superiore alla media nazionale”.
A livello regionale l’incremento più consistente delle presenze, tra 2023 e 2024. riguarda:
- Trentino-Alto Adige/Südtirol (+2,65%),
- Veneto (+2,19%),
- Friuli-Venezia Giulia (+1,98%).
Spostando invece l’attenzione sull’ambito provinciale emerge Trieste, che tra il 2023 e il 2024 vede aumentare le presenze turistiche del 12,56% e si posiziona al nono posto nazionale.
Il Nord Est registra 3.517 presenze per Kmq, valore nettamente superiore a quello delle altre macroaree (Sud 738, Nord-Ovest 1.005, al netto della Lombardia che ne registra 1.891) e della media italiana (1.543).
Il Nord Est è anche territorio che richiama molto il turismo straniero. Se a livello nazionale la media, in termini di presenze, si attesta al 54,5%, nel Nord-Est la quota è sensibilmente più elevata, pari al 66,3%. La percentuale più alta d’Italia.
Quanto alla permanenza media, calcolata come rapporto tra presenze e arrivi, con 3,65 notti il Nord Est supera sia la media nazionale (3,34) che le altre macroaree (Sud 3,51; Nord-Ovest 2,84, al netto della Lombardia che ne registra 2,42 ).
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