
Come si stanno preparando le imprese italiane all’eventualità di dazi imposti dagli Stati Uniti? È una delle domande affrontate nell’articolo “Prete: sistema camerale punto di raccordo e di conoscenza del territorio”, a firma di Loredana Capuozzo, pubblicato nel nuovo numero del magazine Economia & Imprese di Unioncamere.
Il tema è stato al centro dell’intervento del presidente di Unioncamere, Andrea Prete, durante l’assemblea dei presidenti delle Camere di commercio. Prete ha condiviso i risultati di un’indagine condotta da Unioncamere e dal Centro Studi Tagliacarne, secondo cui sette imprese su dieci hanno in programma azioni specifiche in risposta a un possibile scenario di dazi da parte degli Stati Uniti. Tra queste, una su tre sta valutando un aumento dei prezzi di vendita come misura per far fronte a potenziali contraccolpi.
Oltre al tema dei dazi, l’articolo si concentra su un altro aspetto emerso con chiarezza durante l’assemblea per via della crescente incertezza dello scenario globale: il rallentamento degli investimenti. Secondo i dati presentati, il 24% delle imprese manifatturiere non ha effettuato investimenti nella transizione digitale ed ecologica e non prevede di farlo da qui al 2026. Una percentuale che sale al 50% nel caso delle microimprese.
Anche a fronte di questi elementi, Prete ha indicato alcuni fronti su cui il sistema camerale può rafforzare il proprio intervento a partire dalla semplificazione amministrativa, che le imprese pongono tra le priorità. Le Camere di commercio, ha sottolineato il presidente di Unioncamere, possono svolgere sempre di più un ruolo di tessitura e di interconnessione tra i soggetti dello sviluppo e diventare un punto di collegamento e di raccordo per costruire un tavolo comune per offrire conoscenza del territorio e dei fenomeni economici.
Leggi l’articolo completo: http://www.unioncamere.gov.it/sites/default/files/magazine/2025/04/#p=6